CORSI IN SICUREZZA CHIETI - RSPP MODULO B3

Post# A39561 · SAN GIOVANNI TEATINO (CH)

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RSPP MODULO B3 - DURATA DEL CORSO 60 ORE

PRESENTAZIONE DEL CORSO: Aspetti giuridico normativi metodologia del corso, l’aggiornamento obbligatorio. VALUTAZIONE DEI RISCHI: - Obiettivi della valutazione dei rischi (Art. 28 D.L.gs. 81/08); - Analisi dei pericoli e dei rischi: sequenza logica (fase preliminare, identificazione dei fattori di rischio e dei lavoratori esposti, stima dell’entità di esposizione ai pericoli, stima della gravità e della probabilità degli effetti, programmazione o messa in atto delle misure di prevenzione); - Ruolo del Datore di lavoro, dei dirigenti e dei preposti (Artt. 17-18-19 D.L.gs. 81/08); - Elementi per la costruzione di una matrice.

ANALISI DEI RISCHI Criteri e strumenti per la individuazione dei rischi RISCHI DERIVANTI DALL’ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO: Ambienti di lavoro (Allegato IV D.L.gs. 81/08); La movimentazione manuale dei carichi (Titolo VI D.L.gs. 81/08); Movimentazione, sollevamento, mezzi di trasporto (Allegato V Parte II); IL RISCHIO INFORTUNI; Rischio elettrico; Rischio meccanico; macchine ed attrezzature Rischio di particolari attrezzature; Rischio cadute dall’alto (Titolo IV Capo II)

ANALISI DEI RISCHI (parte II): IL RISCHIO CHIMICO (Titolo IX D. Lgs. 81/08): Gas, vapori, fumi; Polveri, fumi, nebbie; Liquidi; Etichettatura. IL RISCHIO FISICO (Titolo VIII D. Lgs. 81/08): Rumore; Vibrazioni; Microclima; Illuminazione; Radiazioni. RISCHIO DA AGENTI CANCEROGENI E MUTAGENI GESTIONE DEL RISCHIO RESIDUO: Dispositivi di prevenzione collettivi ed individuali. Caratteristiche e scelta dei DPI

ESERCITAZIONE: Applicazione pratica della matrice su un modello predisposto e su singoli casi aziendali

Discussione ed analisi delle esercitazioni sulla matrice Contenuti del documento di valutazione dei rischi (i criteri adottati, le conclusioni della valutazione, l’individuazione delle misure di prevenzione e protezione, il programma di attuazione di ulteriori misure previste per un miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza). Situazioni critiche che possono dar luogo a situazioni di emergenza Il miglioramento continuo

Fattori di rischio in edilizia: - Mansioni, macchine e prodotti - I rischi generati all’interno ed all’esterno del cantiere - Tipologie dei rischi - Manutenzioni e registri delle macchine

ESERCITAZIONE: Costruzione di una matrice specifica del cantiere relativa alle fasi lavorative dell’impresa e l’uso di macchinari/attrezzature Lavoratori e mansioni, strategia di monitoraggio, valutare i risultati della misurazione e definire le azioni conseguenti. Metodi per la scelta del DPI corretto

RISCHI DI LAVORI PARTICOLARI: Lavori in spazi confinati e lavori in quota; Mezzi ed accessori di sollevamento; Movimentazione meccanica; Fasi lavorative dove è più probabile la movimentazione manuale dei carichi (MMC), Calcolo del limite di peso raccomandato Il Rischio di esplosione. Direttiva 1999/92/CE del 16/12/1999 prescrizioni minime per il miglioramento della tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori che possono essere esposti a rischio specifico di atmosfere esplosive

RUMORE: Strategie di monitoraggio; Analisi in frequenza e in banda d’ottava; Azioni conseguenti la misura del rumore in ambiente confinato; Metodi e scelta del DPI corretto. VIBRAZIONI: Trasmesse al sistema "mano-braccio“ e al corpo intero; Effetti sulla salute; Valutazione del rischio senza misurazioni: quando e perché; Valutazione con misurazioni; Metodi per la scelta del DPI corretto. MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI (MMC) E MOVIMENTI RIPETITIVI (WMSDs): Procedure, modelli e criteri di valutazione del rischio (NIOSH); Incidenza delle patologie correlate a movimenti ripetitivi; Metodi per la scelta del DPI corretto

RISCHIO CHIMICO: Definizione di polveri, fumi, nebbie, gas, vapori e aerosol: danni alla salute; Cancerogenesi e cancerogenità; Schede di sicurezza: frasi di rischio "R“ e frasi di sicurezza "S“, etichettatura; Dermatiti allergiche da contatto, e dermatiti irritative, sensibilizzazione. Metodi per la scelta del DPI corretto. RISCHIO BIOLOGICO. ALCOL E TABAGISMO. RISCHIO AGENTI CANCEROGENI E MUTAGENI Metodi per la scelta del DPI corretto.

ESERCITAZIONE: Costruzione della matrice completa delle lavorazioni aziendali in cantiere con la scelta dei dispositivi di protezione individuali (DPI) Simulazione di un incidente, la costruzione dell’albero delle cause, la squadra delle emergenze. L’influenza della viabilità dei luoghi di lavoro sugli accadimenti e sul sistema di soccorso

Viabilità di cantiere e segnaletica. Impianto elettrico, rischio incendio, normative macchine, manutenzione; - Progettazione e sicurezza degli impianti elettrici di cantiere; - Sicurezza impianti elettrici sui macchinari (CEI EN 60204-1); - Normativa macchine; - La manutenzione ordinaria e straordinaria secondo le linee guida ISPESL. Infortunio e malattia professionale. Classificazione INAIL delle imprese ad alto rischio infortuni. Attrezzature di primo soccorso. Servizi di cantiere. Prevenzione incendi. La gestione delle emergenze

CONTRATTO DI APPALTO O CONTRATTO D’OPERA: Noleggio delle macchine e delle attrezzature. Comodati d’uso. Definizione di: appaltante o committente, appaltatore, subappaltatore, lavoratore autonomo o prestatore d’opera, lavoratore subordinato, lavoratore dipendente. Definizione di: Contratto d’appalto, appalto scorporato, appalto promiscuo, subappalto, contratto d’opera. Requisiti tecnico-professionali dell’appaltatore. Informazioni da fornire alla ditta appaltatrice. Interferenze di cantiere, cooperazione e coordinamento fra datori di lavoro, committenti e appaltatori. Coordinamento e cooperazione svolti dal committente datore di lavoro

ANALISI DEI RISCHI: LA PROTEZIONE ANTINCENDIO: Misure di protezione passiva; Vie di esodo, compartimentazioni, distanziamenti; Attrezzature ed impianti di estinzione; Sistemi di allarme; Segnaletica di sicurezza; Impianti elettrici di sicurezza; Illuminazione di sicurezza. Procedure da adottare in caso di evacuazione: Procedure da adottare quando si scopre un incendio; Procedure da adottare in caso di allarme; Modalità di evacuazione; Modalità di chiamata dei servizi di soccorso; Collaborazione con i vigili del fuoco in caso di intervento; Esemplificazione di una situazione di emergenza e modalità procedurali – operative; Presa visione e chiarimenti sulle principali attrezzature ed impianti di spegnimento; Presa visione sulle attrezzature di protezione individuale (maschere, autoprotettore, tute. etc.). Il D.M. 10 Marzo 1998.

La gestione della sicurezza: - Discussione ed analisi delle esercitazioni - Il Piano di sicurezza e coordinamento (PSC) ed il Piano operativo di sicurezza (POS)

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Mercoledì, 17 Agosto, 2016

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